Biagi F., Fontana A. (2009).
Fabbisogni standard per l’istruzione: problematiche e stime. Rapporto ISAE 2009 Finanza Pubblica e Istituzioni, pp. 31-76.
Abstract:
L’attuazione della legge 42/2009, sulla base della Bozza di Intesa Stato-Regioni dell’ottobre 2008, dovrebbe portare alla definizione di una dotazione standard di personale, il cui finanziamento rimane a carico dello Stato. Il concetto di standard, in questo ambito, significa la garanzia di una dotazione di risorse tali da assicurare, a livello territoriale, il soddisfacimento dei livelli essenziali delle prestazioni. Per l’istruzione, la normativa ha definito questi in termini di caratteristiche del percorso seguito, che poco hanno a che vedere con la garanzia di livelli di apprendimento uniformi. Questi ultimi dipendono da fattori esogeni al sistema dell’istruzione (caratteristiche socio-economiche dei territori e degli studenti) e da fattori endogeni, legati alla qualità e all’efficacia delle strutture e del corpo docente. In questo lavoro si propone una metodologia di standardizzazione della dotazione di personale docente. Tale metodologia è di tipo inferenziale e i risultati a cui giungiamo si distinguono tra loro per le ipotesi fatte circa l’esistenza di inefficienze e per la scelta del riferimento nella costruzione dello standard. Nel caso della frontiera dell’efficienza, il riferimento per lo standard è dato dal gruppo di osservazioni che –ceteris pari bus- presentano un rapporto alunni/classi più elevato. Tale metodologia è appropriata quando 1) nella fase di stima si tiene effettivamente conto di tutti i fattori che possono influenzare significativamente la variabile dipendente (è bene ricordare che noi non siamo in grado di controllare per lo stato delle infrastrutture) e 2) si ritiene che il riferimento appropriato sia dato dal gruppo più efficiente. Nel caso della stima OLS il riferimento per la costruzione dello standard dipende dalla scelta della regione di riferimento. Se si sceglie la regione in cui il rapporto alunni/classi è mediamente più elevato si finisce per avere un risultato simile a quello della frontiera efficiente (anche se in quest’ultima le osservazioni più efficienti sono prese a prescindere dalla regione di appartenenza). Se invece si sceglie come riferimento la regione che occupa una posizione mediana nella graduatoria delle dummies stimate (e quindi delle inefficienze) si finisce per generare redistribuzione dalle regioni meno efficienti a quelle più efficienti (anche in questo caso è essenziale controllare per tutti i fattori che possono influenzare la variabile dipendente).