La bozza (anno 2000) di regolamento ministeriale sui fondi sanitari integrativi: analisi critica e proposte. In I fondi sanitari integrativi. Quale futuro per la sanità italiana?, pp. 214-228. Nomisma.
Abstract:
Il lavoro effettua un esame puntuale della regolamentazione prevista sui Fondi Sanitari Iintegrativi (FSI) in Italia per offrire un contributo propositivo in materia. Si fa riferimento allo schema di regolamento per la disciplina dei FSI previsto dall’art. 9, comma 8, del D.Lgs. 229/1999 ed elaborato dal Ministero della sanità nell’autunno del 2000. Si tratta di un documento non arrivato all’approvazione. L’analisi è comunque utile per approfondire la tematica e formulare delle proposte puntuali in vista delle decisioni di regolamentazione che il governo è pur sempre tenuto ad adottare. La bozza di regolamento è così articolata: ambito di applicazione (art. 1); contenuto delle fonti istitutive, degli statuti e dei regolamenti (art. 2); modalità di costituzione (art. 3); composizione degli organi di amministrazione e di controllo (art. 4); forme e modalità di contribuzione (art. 5); soggetti destinatari dell’assistenza (art. 6); trattamento e garanzie riservate al singolo sottoscrittore e al suo nucleo familiare (art. 7); funzionamento dell’anagrafe dei fondi (art. 8); funzione di vigilanza (art. 9); cause di decadenza della qualificazione di fondo integrativo del Ssn (art. 10); cause di scioglimento (art. 11); osservatorio dei fondi (art. 12); gestioni congiunte (art. 13). Per semplificare l’esposizione e soprattutto per cogliere meglio le relazioni tra i contenuti, si adotta la seguente sequenza di analisi: caratteri distintivi, costituzione e scioglimento dei FSI; amministrazione e controllo; assistiti, forme di contribuzione e garanzie; monitoraggio. Nonostante il supporto delle analisi svolte in questa ricerca, il campo di studio si presenta in gran parte inesplorato. Ciò si riflette in alcuni dubbi interpretativi che vengono formulati e nella conseguente presenza di diverse ipotesi di soluzione. Si avanza la raccomandazione generale di adottare un approccio sperimentale ogniqualvolta ciò sia consentito dalla norma, dando per scontato che sarà l’esperienza concreta a dettare nel tempo la più appropriata disciplina dei FSI.